Mercoledì 12 Novembre 2025

Inquinamento indoor: rischi e soluzioni per l'inverno

Trascorriamo in media oltre il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, che si tratti di abitazioni, scuole o luoghi di lavoro. Tuttavia, l’aria che respiriamo al loro interno può essere da due a cinque volte più inquinata rispetto a quella esterna. Una realtà spesso ignorata, ma che nei mesi invernali diventa ancora più critica. In Airbank, da sempre impegnata nella sicurezza ambientale e nella gestione responsabile dei rischi, crediamo che la tutela della salute parta proprio dagli spazi che viviamo ogni giorno. Conoscere le cause dell’inquinamento indoor e adottare comportamenti corretti è il primo passo per garantire ambienti più sicuri, sostenibili e salubri.

Perché l’inquinamento indoor aumenta in inverno?

Durante i mesi freddi, la mancanza di ventilazione adeguata, considerato che spesso, per il freddo invernale, si evita di aprire le finestre, rischia di favorire il ristagno di inquinanti atmosferici come il PM10. Inoltre, l’uso di prodotti chimici per la pulizia degli ambienti, contenenti detergenti aggressivi e profumi artificiali, contribuisce ad aumentare la concentrazione di sostanze nocive nell’aria. Troppo spesso inosservati anche i materiali di costruzione e gli arredi che portiamo noi stessi dentro le abitazioni:mobili, moquette e vernici possono rilasciare composti organici volatili (COV), tra cui formaldeide. Pericoloso per la salute anche l’accumulo di umidità e, in particolar modo, la formazione di muffe causate da cattive condizioni di isolamento e ristagno di aria, anch’esse fonte di allergeni e sostanze tossiche.

Quali sono i rischi per la salute?

L’esposizione prolungata a inquinanti indoor può provocare problemi respiratori, come bronchiti e asma, ma anche allergie e irritazioni di occhi, naso e gola. Di frequente l’inquinamento all’interno delle pareti domestiche si manifesta con cefalea e affaticamento, sintomi di carattere generico e dunque frequentemente non ricondotti alla reale causa effettiva, ma in casi più rari le conseguenze possono addirittura coinvolgere il sistema cardiovascolare.

Soluzioni pratiche per migliorare la qualità dell’aria in inverno

Fortunatamente esistono numerose strategie semplici ed efficaci per ridurre l’inquinamento indoor durante i mesi più freddi. Ecco di seguito un piccolo vademecum per migliorare le condizioni dell’aria all’interno di appartamenti e uffici durante il periodo invernale.

  • Ventilazione controllata: aprire le finestre almeno 10-15 minuti al giorno favorisce il ricambio dell’aria e riduce la concentrazione di inquinanti. Anche sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) possono rappresentare una valida soluzione.
  • Utilizzo di purificatori d’aria: strumenti come purificatori d’aria dotati di filtri HEPA e filtri a carbone attivo catturano particolato, formaldeide e altre sostanze nocive, migliorando sensibilmente la qualità dell’aria interna.
  • Limitare l’uso di prodotti chimici: preferire detergenti naturali, riducendo l’uso di profumi e spray aerosol, e optare per prodotti ipoallergenici e privi di COV (Composti Organici Volatili).
  • Gestione dell’umidità: mantenere i livelli di umidità tra il 40% e il 60% per evitare muffe e proliferazioni di acari, utilizzando deumidificatori o sistemi di ventilazione adeguati.
  • Piante che purificano l’aria: alcune piante d’appartamento, come la sansevieria, il pothos o lo spatifillo, aiutano a filtrare sostanze nocive come benzene e formaldeide, migliorando naturalmente la qualità dell’aria. Oltre al beneficio estetico, contribuiscono a creare ambienti più salubri e confortevoli.
  • Sensibilizzazione e formazione: informare familiari e collaboratori sui rischi dell’inquinamento indoor e sull’importanza di adottare comportamenti corretti.

Respirare meglio per vivere meglio

L’inverno porta con sé non solo temperature rigide ma anche sfide legate alla qualità dell’aria che respiriamo negli spazi chiusi da affrontare con accorgimenti adeguati e l’uso di tecnologie idonee, grazie alle quali è possibile ridurre significativamente i rischi per la salute e migliorare il benessere quotidiano. Perché la sicurezza parte anche dall’aria che respiriamo ogni giorno.

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