La stagione primaverile segna il momento ideale per adottare abitudini quotidiane più sostenibili che permettano di fare ognuno la propria parte. Ma come ridurre il proprio impatto ambientale? Airbank ha stilato un vademecum di consigli pratici da osservare nella vita di tutti i giorni, perché anche i piccoli gesti possono generare una grande differenza.
Meno luci artificiali, più luce naturale
Scostare le tende, alzare le serrande, aprire le imposte durante il giorno consente di illuminare gli ambienti di luce naturale senza ricorrere all’illuminazione artificiale, riducendo significativamente il consumo energetico e, in alcuni casi, anche l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento. Secondo l’ultimo rapporto stilato da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) (1), l’uso efficiente della luce naturale può portare fino al 60% di risparmio energetico in ambito lavorativo e fino al 20% in ambito domestico, contribuendo al contempo alla riduzione delle emissioni di COâ‚‚.
Bucato asciugato dal sole, non dall’asciugatrice
L’asciugatrice è in assoluto tra gli elettrodomestici più energivori, utilizzato da oltre il 15% delle famiglie italiane (2). Secondo ENEA, il consumo medio di un’asciugatrice è di circa 2-5 kWh per ciclo, con un costo annuo che può variare dai 50 ai 200 euro (3). Stendere i panni all’aperto, sfruttando le ore di esposizione solare anche nei mesi più freddi, riduce notevolmente il consumo energetico e di conseguenza la spesa annua in bolletta.
Preferire la bici all’auto fa bene alla salute, non solo del Pianeta
La mobilità sostenibile è, oggi più che mai, una soluzione fondamentale per il futuro del Pianeta. Lasciare a casa l’automobile e spostarsi con il trasporto pubblico locale, con il car-sharing o in bicicletta riduce significativamente le emissioni di COâ‚‚. In particolar modo quest’ultima può apportare al ciclista che la utilizza per la tratta casa-lavoro anche un notevole miglioramento delle condizioni psico-fisiche. I dati raccolti nello studio “The Scottish Longitudinal Study” e analizzati nell’ambito della ricerca compiuta dal National Records of Scotland e dall’Università di Edimburgo (4), hanno evidenziato come il pendolarismo in bicicletta sia associato a un rischio inferiore di ospedalizzazione per malattie cardiovascolari (-24%) e di prescrizioni farmacologiche inerenti (-30%), ma anche a una significativa riduzione del 51% del rischio di mortalità per cancro e a un miglioramento tangibile della salute mentale, tale da ridurre del 20% le prescrizioni di psicofarmaci. Per quanto riguarda invece la salute dell’ambiente, secondo una ricerca dell’Università di Oxford (5) condotta su un campione di 4.000 residenti in diverse città tra cui Londra, Roma, Barcellona, Vienna e Zurigo, andare in bicicletta emette fino a 30 volte meno COâ‚‚ rispetto alla guida di un’auto a combustione fossile e circa 10 volte meno rispetto a un’auto elettrica, tenendo logicamente conto del carbonio generato dalla fase di produzione della bicicletta, dal suo rifornimento se elettrica e dal suo smaltimento. Lo studio ha rilevato che, chi passa dall’automobile alla bicicletta anche per un solo giorno a settimana, può ridurre la propria impronta di carbonio di 3,2 kg di COâ‚‚, l’equivalente delle emissioni derivate dalla guida di un’auto per 10 km o dall'invio di 800 email.
Prodotti ecologici per pulizie green
È tempo di grandi pulizie, ovvero le cosiddette “pulizie di primavera”, e niente è più efficace di detergenti naturali come l’aceto e il bicarbonato. Il primo, come molti sanno, è un disinfettante naturale e un prezioso alleato contro calcare e tubature intasate ma sono invece meno note le sue capacità di eliminare i peli dei nostri amici a quattro zampe dal bucato, aggiungendone un bicchierino nel cestello della lavatrice. Il bicarbonato di sodio ha delle naturali proprietà abrasive, utilissimo per rimuovere macchie e incrostazioni da ceramiche e marmi, e viene utilizzato anche per assorbire gli odori. Sono tantissimi i prodotti chimici di utilizzo corrente a cui possono supplire questi due semplici detergenti naturali che, oltre a essere rispettosi dell’ambiente e della salute, sono già presenti nella stragrande maggioranza delle case italiane.
Giardini sostenibili e orti urbani
Con l’arrivo della bella stagione si acquistano piante e fiori per abbellire gli spazi esterni delle abitazioni ma, come ogni anno, si ripropongono gli stessi dubbi etici sull’ingente consumo di acqua necessario per irrigare il verde domestico. Per risparmiare sui consumi idrici si possono adottare alcuni escamotage come la raccolta delle acque piovane mediante appositi contenitori da disporre in giardino o in un angolo del terrazzo, da utilizzare poi come piccole cisterne con cui approvvigionare l’impianto, rigorosamente a goccia, di irrigazione. Inoltre, per mantenere il più a lungo possibile l’umidità del suolo, ed evitare la crescita delle infestanti, si può ricorrere alla pacciamatura, trucco efficiente ed economico che consiste nel ricoprire il colletto delle piante con paglia o trucioli di legno. Non da meno, logicamente, anche la produzione casalinga del compost (grazie alla corretta raccolta e differenziazione dei rifiuti organici), da utilizzare come fertilizzante biologico al posto dei costosi e dannosissimi pesticidi chimici. Coltivare erbe aromatiche e piccoli ortaggi, perfino in spazi ridotti come balconi o terrazzi, non significa solo autoprodurre cibo fresco e sano ma limita anche l’uso degli imballaggi e promuove la biodiversità locale. Che si tratti di proprietà private o di appezzamenti pubblici dati in concessione per la realizzazione di orti sociali, secondo l’Istat sono almeno 1,2 milioni gli italiani (pari al 44% della popolazione) impegnati a coltivare orti urbani, per una superficie totale di 2,1 milioni di metri quadrati.
Cambio di stagione con lo scambio e il riciclo
Durante il cambio di stagione spessissimo ci si accorge di avere capi, borse, scarpe e accessori praticamente nuovi perchè non utilizzati come ci si aspettava o acquistati di taglie errate. Per liberare spazio negli armadi senza sprechi si può organizzare uno swap party tra amici o partecipare a qualche mercatino di scambio e riciclo, in modo da restituire nuova vita a questi oggetti dimenticati o magari vederli trasformare dagli appassionati di upcycling. Un’ottima abitudine che non solo riduce l’accumulo domestico ma alleggerisce anche lo stato d’animo e contribuisce alla costruzione di un’economia circolare che limita gli sprechi e promuove il riutilizzo.
Cantare sotto la doccia, ma solo per 5 minuti
Sono 214 i litri di acqua potabile che ogni cittadino italiano consuma ogni giorno, dati Istat alla mano (6). Un numero impressionante, soprattutto considerati i momenti di grave siccità a cui la stagione attuale conduce. Basti pensare che una doccia di 5 minuti consuma circa 75-90 litri di acqua, che possono arrivare a 160 se prolungata fino a dieci. Impossibile non riflettere sul risparmio generato in termini energetici, economici e ambientali se, in una famiglia media di quattro persone, ogni componente limitasse il tempo della doccia all’ascolto di un solo brano musicale. Un modo piacevole e rilassante per tenere traccia del tempo, adottando così un’abitudine coscienziosa e sostenibile.
Adottare questi suggerimenti nel proprio quotidiano significa salvaguardare la Terra e partecipare alla costruzione collettiva di un futuro più sostenibile.
(1) Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2024 - ENEA
(2) Report Consumi Energetici Famiglie Italiane
(3) Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2024 - ENEA
(4) University of Edinburgh - The health benefits of pedestrian and cyclist commuting
(6) Report Statistiche Acqua 2024 - ISTAT